COMUNICATI

  Fano Romana: nel passato il futuro del turismo #6181 [1428]
 
  Intervento di Ilva Sartini, direttore Confesercenti Fano
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Fine anno, tempo di bilanci e di progetti. I bilanci non sono, purtroppo, positivi: il 2011 è stato, come tutti sappiamo, un anno difficilissimo per l’economia e dunque per le persone; le previsioni per il 2012 sono ancora molto cupe.
I dati che riguardano il turismo lasciano, per fortuna, una speranza: sono positivi, in termini di arrivi e presenze 2011, sia per le Marche sia per Fano. Noi, però, crediamo che si potrebbe fare ed avere di più da un settore che, a detta di tanti, rappresenta una delle poche vie d’uscita da questo momento orribile. Fare ed avere di più significa, a nostro avviso, crederci, investirci, metterci progettualità e tenacia; in alcuni casi, significa anche trovare una propria ‘cifra’, grazie alla quale essere riconosciuti come originali e dunque molto attraenti.

Il Centro Studi Vitruviani, che nel breve tempo della sua vita ha attirato, con competenza e rigore scientifico, l’attenzione sul padre dell’architettura e sul suo rapporto con Fano, ci ha portato a posare uno sguardo anche sui beni archeologici di cui Fano è ricca. Uno dei più eminenti studiosi di Vitruvio, il Professor Pierre Gros, presente a Fano ai primi d’ottobre per il convegno di studi, ha invitato le Istituzioni a scavare fiduciose perché potrebbe tornare alla luce la famosa basilica. Noi pensiamo che questo invito andrebbe colto al volo perché il ritrovamento della basilica rappresenterebbe una scoperta senza uguali, non solo in termini culturali, ma anche  turistici.

Il nostro è dunque un invito molto caloroso alle Istituzioni locali, Comune di Fano e Provincia di Pesaro e Urbino, a coinvolgere attivamente la Regione ed il Ministero dei beni culturali per reperire le risorse economiche necessarie. Uno dei canali di finanziamento potrebbero essere i fondi comunitari, tanto più che, proprio nell’anno 2012 si deciderà come impiegare i fondi 2013 – 2016. Già oggi (e mentre, come auspichiamo, si cerca la basilica di Vitruvio), rappresentano un enorme valore ed attrazione turistica l’arco d’Augusto, le più lunghe mura romane integre, il teatro (che invitiamo l’Amministrazione Comunale ad acquisire dal privato proprietario dell’area), a cui aggiungere le aree archeologiche lungo l’
intera via Flaminia: basterebbe, crediamo, puntarci di più e comunicare meglio questa “romanità” di Fano e della sua vallata, per dare un carattere nuovo ed unico al nostro turismo.

Dal momento che abbiamo l’obbligo di fare di tutto per uscire al più presto dalla crisi che sta impoverendo le nostre aziende ed i nostri cittadini, ci auguriamo che questa idea, che può sembrare la scoperta dell’acqua calda, non venga trattata con sufficienza. Anzi, dato che le risorse pubbliche saranno molto limitate, rinunciamo, se necessario, a qualche iniziativa  di accoglienza  che colpisce più gli abitanti che non i turisti e facciamo realizzare la promozione anche del nostro territorio da parte della Regione.
Convogliamo, dunque, la risorse, purtroppo limitate, su progetti di valorizzazione e comunicazione delle nostre bellezze e ricchezze, che altri territori ci invidiano ( e l’archeologia è certamente una delle principali), progetti che possono attrarre tanti nuovi turisti e contribuire alla ripresa economica complessiva.

 
Inviato da: Staff   in data: 29/12/2011

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