CONVEGNI

  LE MARCHE SOTTO GIOLITTI #4012 [2561]
 
  Incontro a Palazzo Montani a Pesaro
Venerdì 30 novembre 2007 alle ore 18,15 nell’auditorium (g.c.) di palazzo Montani (piazza Antaldi 2 Pesaro) nuovo appuntamento degli Incontri a palazzo Montani, la serie ideata dalla Società pesarese di studi storici, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Pesaro e la Fondazione Cassa di risparmio di Pesaro, per offrire all’attenzione del pubblico pesarese opere di interesse generale, alla presenza degli autori o dei curatori delle stesse.
Venerdì 30 novembre alle ore 18,15 il prof. Marco Severini (univ. di Macerata) presenta il volume Le Marche in età giolittiana (1900-1914) (Deputazione di storia patria per le Marche, Ancona 2007), curato da Lidia Pupilli.
  
L’età giolittiana vide anche nelle Marche un primo significativo mutamento dei rapporti di forza tra il “partito dell’ordine” (monarchici e liberali) e le forze di opposizione - socialisti, radicali, alcuni gruppi cattolici – sbrigativamente etichettate come “sovversive”. Gli undici saggi presenti nel volume cercano di mettere a fuoco, privilegiando la sintesi sull’analisi, aspetti diversi della realtà regionale: per es. il mutevole quadro dei partiti politici o il sorgere di forme cooperativistiche che travalicarono l’antico mutualismo, ma anche il prevalere (o il permanere) di strutture notabiliari che, in qualche area regionale più arretrata, controllavano le amministrazioni locali. Vengono messe a fuoco le vicende amministrative, politiche e talvolta urbanistiche di Ancona, Pesaro, Fano, Jesi, Senigallia, Fabriano, Fermo. Sono altresì studiati alcuni personaggi – Romolo Murri, Vincenzo Cento, Antonio Mugnoz e Luigi Dari – che subirono prima qualche freddezza da parte dei contemporanei, poi un oblio che solo di recente la ricerca storiografica ha in parte corretto. Quella giolittiana fu un’età in cui diversi elementi di innovazione (il dibattito sulla Questione marchigiana, la battaglia per il diritto di voto delle maestre del senigalliese, certe forti spinte radicali, ecc.) convissero con il conservatorismo delle élites e con una struttura socio-economica ancora imperniata sulla mezzadria; e fu anche il momento in cui si prese a dibattere il problema, ancor oggi discusso e controverso, dell’identità marchigiana.

La cittadinanza è invitata
Società pesarese di studi storici
c.p. n° 9 – 61100 Pesaro PU
www.spess.it
 
 
Inviato da: palos   in data: 22/11/2007

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