Caro Sig. Ricci, caro Sig. Fassino, la questione del nascente Partito Democratico è cosa affascinante e potenzialmente entusiasmante. Ricordo qualche anno fa quando, accompagnata dal mio nipote più grande, andai a votare alle primarie
della sinistra. C´era un´aria nuova, allegra, come se quella cosa appartenesse un po´a tutti e credo che molti di quelli che andarono a votare, quando hanno sentito parlare di Partito Democratico, abbiano pensato a quel giorno... Invece ora si scopre che chi vuole aderire al Pd deve deglutire a forza anche un pantheon già deciso da Fassino, come fosse solo cosa sua.

 

Nel pantheon di Fassino - ognuno ha il pantheon che si merita - c´è una figura singolare di statista, uno che, inquisito per corruzione, ha rifiutato di sottoporsi alle leggi dello Stato che aveva servito (?) dandosi alla latitanza come un bandito, il che suggerisce che lo fosse per davvero. Si chiamava B. Craxi, meglio noto alle cronache rosa come testimone di nozze del suo amicone S. Berlusconi, di cui fece la fortuna economica e non solo.

 

Una figura quanto meno equivoca e decisamente inadatta da mettere come modello onorevole all´ingresso della nuova casa. Fassino sembra dire: è così, se non vi sta bene state fuori. Forse mi sbaglio ma... non era una casa da costruire insieme? E ci troviamo i mobili più impresentabili già posizionati? E´un atteggiamento che non capisco ma deve essere
funzionale a qualcosa, ma a cosa? Forse a far passare una idea di politica in cui la correttezza e il rispetto delle regole, da quelle democratiche a quelle morali, non siano pre- requisiti fondamentali? Cari Signori del Nuovissimo Partito democratico, mi state dicendo che appena il mio nipotino più piccolo potrà andare all´asilo sarà normale avere a che fare con una direttrice che ha deciso che il marito pedofilo sarà il bidello, e a me dovrà stare bene così? Povero il mio Enrico, non starà dormendo sonni eterni molto tranquilli. E credo che il mio nipotino non andrà in quell´asilo.


Elsa De Giorgi